AbbracciaMI #1

Abbiamo abbracciato Milano.

Domenica 16 settembre 2018, dopo mesi di esplorazioni e perlustrazioni, abbiamo finalmente inaugurato il percorso di AbbracciaMI: 53 valorosi hanno percorso i 60 km della circle line ciclistica di Milano, di quella che diventerà la circle line ciclistica di Milano a furia di percorrerla, raccontarla, fotografarla.

Il percorso.

Ci siamo ritrovati al Quartiere Adriano, precisamente sotto il “matitone“, il rifugio antiaereo che era nella vecchia fabbrica della Magneti-Marelli; dopo le operazioni di registrazione (i partecipanti erano tutti assicurati con una polizza Marsh-Uisp) siamo partiti in direzione della Bicocca.

Villa San Giovanni, Bicocca, la strada che attraversava la fabbrica della Breda, l’attraversamento pedonale di viale Fulvio Testi (in AbbracciaMI #2 abbiamo scelto di passare invece per un ponte ciclopedonale, ndr) e finalmente il Parco Nord.

Abbandonata l’area verde ci siamo trovati ad Affori, abbiamo percorso tutto il quartiere, siamo passati attorno a Villa Litta e da lì per via Bovisasca fino alla Bovisa.

Il passaggio segreto alla stazione di Bovisa ci ha portati nel bel mezzo del quartiere universitario, sulle strade della Red Hook Criterium. Un paio di scorci urbani, i gasometri che saranno ristrutturati, il muro che nasconde il futuro Parco della Goccia e poi giù nel sottopasso di Villapizzone. Qui le luci lampeggiano da mesi, ogni volti ti chiedi “ma le cambieranno?” poi ti rispondi che in fondo è bello così. Forse.

Un lungo tratta urbano fino a viale Certosa e via Gallarate, una rampa “condurre bici a mano” e siamo subito in un altro parco: Montestella. Seguiamo per un tratto i magici cartelli ciclabili installati in occasione di Expo e arriviamo finalmente al punto di ingresso nord del Parco di Trenno, che ora è intitolato ad Aldo Aniasi. Qui ci fermiamo per una breve sosta.

Ripartiamo attraversando tutto Trenno e alla fine entriamo nel Parco delle Cave, dal quale usciamo per sfiorare il Parco dei Fontanili, pedaliamo tutta la ciclabile di via Bisceglie e alla fine ci troviamo davanti al cantiere M4 a Ronchetto sul Naviglio; poche pedalate per aggirarlo e siamo nel Parco Agricolo Sud.

Fa molto caldo oggi, la stanchezza inizia a farsi sentire, siamo troppi per tenere un buon ritmo ma lo spettacolo di questa campagna che sfiora la città, queste risaie e questi campi con la città attorno ci fa dimenticare tutti i problemi.

Lasciamo la Barona, attraversiamo il Parco, scavalchiamo il Naviglio Pavese portando la bici in spalla e attraverso un passaggio segreto arriviamo al Gratosoglio. Un tratto urbano e siamo in via Selvanesco, un’altra di quelle strade di confine che sono Milano-non-Milano. Peccato per molte discariche abusive che si incontrano in questo tratto.

Ancora tanta campagna, poi incrociamo via Ripamonti e attraverso un’altra serie di passaggi segreti arriviamo a Vaiano Valle e costeggiamo un lato del Parco della Vettabbia. Chiaravalle, sfioriamo il nascente Parco di Porto di Mare e ci buttiamo nel passaggio sotto la metropolitana di Rogoredo. Dall’altro lato cambia il mondo, si esce davanti ai palazzi di Sky.

Siamo a Santa Giulia, un lungo percorso urbano e anonimo fino a via Mecenate, poi via Fantoli (che si può fare serenamente in bici solo di domenica), vediamo da lontano Monluè, un ponte sul Lambro ed entriamo nell’area dell’aeroporto di Linate, tutta ciclabile fin dentro il Parco Forlanini.

Torniamo sulla strada: via Corelli, l’Ortica e Lambrate. Attraversiamo il Parco Lambro e sempre su ciclabili passiamo per Crescenzago, troviamo il Naviglio Martesana e siamo al punto di partenza al Quartiere Adriano.

Abbiamo abbracciato Milano!