Come è forse noto, non esistono dati certi sul numero di ciclisti a Milano. Incrociando i numeri delle rilevazioni effettuate dai volontari di Ciclobby con qualche analisi di Regione e Provincia degli anni scorsi, con alcune valutazioni di Amat si arriva a dire che la quota modale di spostamenti cittadini effettuati con la bicicletta oscilla tra il 6 e l’8 per cento. In altre parole: tra il 6 e l’8 per cento della popolazione milanese usa regolarmente la bici.
Questa percentuale è confermata anche dall’analisi personale di Alfredo Drufuca che viene pubblicata con regolarità da Polinomia. Personale perché si tratta di “un’indagine autogestita sull’uso della bicicletta in città dal 2008 ad oggi“.
In questi giorni è stata pubblicata l’edizione 2017, dove viene confermato quello che indagini, analisi, supposizioni e intuizioni già stanno dicendo da tempo: la situazione è molto stabile. La ciclabilità non cresce.
Dopo il picco del 2015 (+73% sul 2008) è iniziato a Milano un progressivo calo dell’utenza ciclistica. Il 2016 aveva infatti fatto registrare una flessione sull’anno precedente del 7%, e così i primi nove mesi del 2017, con un ulteriore -5% calcolato sullo stesso periodo del 2016. L’entrata dei due nuovi operatori di bike sharing sembra aver invertito il trend, tanto che il dato di ottobre, complice anche un clima straordinariamente asciutto e mite, ha visto una crescita del 20% di ciclisti sul valore massimo registrato nel 2015.
Considerazioni molto preoccupanti soprattutto se si affiancano a questo grafico:
In altre parole: per arrivare a quote modali normali per una città europea di medie dimensioni come Milano (tra il 15 e il 20%) dovremo aspettare ancora moltissimi anni, e chissà se ci arriveremo mai.
Lo sviluppo della mobilità attiva in città ha bisogno di politiche più mirate, più decise, più veloci.
L’indagine 2017 di Polinomia può essere scaricata in Pdf a questo indirizzo: http://polinomia.it/attachments/article/168/ciclisti2017.pdf.